XIII Lezione di Difesa contro le Arti Oscure (Lunedì 11/05/2015)

Maledizioni senza Perdono: INTRODUZIONE

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  1. Jean Charles Maghellius
     
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    Il professor Maghellius attendeva i propri studenti con impazienza. Impegni misteriosi lo avevano tenuto lontano dal castello, la settimana precedente, ma ora era tornato più in forma che mai per continuare con l’insegnamento della propria materia. Per l’occasione, indossava un completo scarlatto, che terminava con un mantello nero ornato d’oro. Quando tutti ebbero preso posto, esordì con voce tonante

    << Buongiorno e ben ritrovati! Vi chiedo scusa per la mia prolungata assenza, non accadrà più. Fortunatamente vi ho lasciati in buone mani, quelle della professoressa Nightal, che mi ha anche comunicato i nomi di chi di voi ha saputo brillantemente affrontare un molliccio. E di chi non si è presentato alla prova. >> Fece un finto sorriso benevolo, che tuttavia sparì dal suo volto molto in fretta << In ogni caso, siamo qui per imparare a difenderci da cose ben più terribili che una semplice creatura da armadio, anche se è un bene non dimenticarsi le basi. Ma come avrete capito, tendo a non seguire il programma ministeriale, per le nostre lezioni. Altrimenti saremmo ancora qui a disquisire di quanto “temibili” siano i doxie ... >> Fece una pausa ad effetto << Invece no, oggi introdurremo un discorso molto importante. Parleremo della famigerate maledizioni senza perdono. >>

    Silenzio

    << Le maledizioni senza perdono sono tra fra le più orribili e potenti magie conosciute nel mondo magico e spesso sono considerate strumento delle arti oscure. Vennero classificate come “Senza Perdono” a partire dal 1717. Questo significa che la loro pericolosità era già ben nota ai maghi che vissero in Inghilterra oltre trecento anni fa. >> Iniziò a passeggiare tra i banchi, osservando compiaciuto gli studenti che prendevano furiosamente appunti. Il tema era piuttosto caldo << Sto parlando della maledizione che uccide, meglio conosciuta come Avada Kedavra. E naturalmente della malezione Cruciatus, capace di infliggere terribili sofferenze alla malcapitata vittima. Si dice che il dolore prodotto sia uguale a quello di centinaia di coltelli infuocati conficcati nella carne. E per concludere, della maledizione Imperius, la più subdola forma di schiavitù magica. Lanciare una di queste maledizioni, costituisce un biglietto di sola andata per Azkaban, anche se ci sono alcuni periodi del passato in cui il loro uso venne consentito. Sto parlando della prima guerra dei maghi e degli auror che vennero abilitati all’uso di queste magie per combattere con ogni mezzo possibile i servi di Lord Voldemort . Per essere castate, le maledizioni senza perdono richiedono tanto un’enorme potenza magica, quanto una salda forza di volontà. La chiave per il loro utilizzo è quella di volere provocare l’effetto tipico di ognuna di esse.. L’utilizzo di queste maledizioni è inteso in senso molto negativo dalla comunità magica. L’assenza di perdono è una sanzione molto grave, che viene associata al peccato più grande. L’omicidio, la tortura, la schiavitù. Ora io vi chiedo, esiste qualcosa di peggiore? >>

    L’uomo rimase in silenzio qualche secondo ed aggiunse << Riflettete su questa domanda, perchè a partire da domani analizzeremo queste maledizioni in dettaglio. >>

    Edited by *Bill Weasley* - 16/11/2015, 03:12
     
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  2. Riggan Cormoran
     
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    Questa era la seconda lezione di Difesa Contro le Arti Oscure, per lui. La prima era stata un disastro.
    Al suo ingresso, Riggan si aggiustò gli occhiali sul naso col dito indice e cercò il fantomatico Professor Maghellius con lo sguardo. Non si vedeva in giro.
    Mah...
    Forse era in ritardo. In fondo Riggan era uno dei primi ad entrare, e la seconda fila era ancora tutta vuota. Tutti vedevano il suo modo di occupare un posto come una qualche maniera di marcare il territorio: appoggiò delicatamente la sua enorme pila di pergamene sul banco, le quali rotolavano o planavano su tutti i posti a sedere circostanti. Povero... In fondo si impegnava, ad essere discreto, ma il caos lo perseguitava.

    Quindi il Professore cominciò a parlare e Riggan abbassò lo sguardo su di lui. Quello è il Professor Maghellius?! Si dovette trattenere dal non ridere.
    Il nanismo non è divertente, il nanismo non è divertente, il nanismo non è divertente...
    Ma l'argomento della lezione riuscì a distrarlo da questo dettaglio: Maledizioni Senza Perdono. L'infinità profondità del Male. Mentre prendeva appunti freneticamente, Riggan sentì la sua mano tremare. Era come se percepisse qualcuno, nell'aula, più interessato a quell'argomento di quanto avesse dovuto. Un interesse quasi morboso... Ma forse era solo la sua immaginazione.
    Vero?
     
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  3. April »
     
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    La settimana era iniziata..
    Mi ero assentata pure parecchio dalle lezioni e non potevo proprio più permettermelo. Lasciai la torre di Grifondoro molto presto quella mattina. Avevo la testa pesante dalla notte precedente, pensare alla mia famiglia mi faceva stare male, avevo la nausea..
    La lezione del Professor Maghellius quel giorno cadde a pennello su tutti i miei pensieri.
    Appena iniziò a parlare delle Maledizioni senza Perdono la mia mente si attivò, prestando molta attenzione. Stavo per apprendere una magia che probabilmente mi avrebbe portato su una strada a senso unico e contro ogni previsione non provavo alcun rimorso.
    Un brivido di piacere mi percorse la schiena fino alla testa, le mani presero a formicolare, dovetti fermarmi nel prendere appunti poiché non riuscivo a controllare il fastidio alle mani.
    Nella mia testa risuonavano le ultime parole del professore potenza e forza di volontà.
    Una delle due c'era sicuramente...
    Rimasi per molto tempo con le mani intrecciate fra di loro a pensare, guardavo il Professor Maghellius con attenzione, quell'uomo non lo sapeva ma mi aveva appena regalato la libertà.
     
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  4. Eileen Prince
     
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    Eileen varcò la porta dell'aula di Difesa silenziosa, alla cattedra il professor Maghellius li attendeva cordiale…Lei si limitò ad un muto cenno del capo e raggiunse la sua postazione speranzosa….Anche se cominciava a provare stima per la professoressa Nightal, sembrava che la materia oscura fosse più vissuta dal piccolo professore, in un certo senso aveva quel pathos che riusciva ad infonderle una maggiore curiosità… Certamente l'argomento aiutava, dopo aver affrontato i dissennatori, infatti….quel giorno avrebbe introdotto le maledizioni senza perdono… Nome affascinante già di per sé, doveva ammetterlo. In realtà tutto ciò che riguardava Voldemort e i suoi seguaci cominciava ad avere, agli occhi di Eileen, una sorta di grazia e bellezza indescrivibile. Come se parlassero la stessa lingua, suonassero le stesse note di una melodia spietata e allo stesso tempo leggera….

    Le Arti Oscure avevano radici molto antiche….e per riuscire a castarle…importante era la motivazione e il desiderio di provocare dolore, turbamento, controllo, morte. Decisamente affascinante… Il perdono era una qualità che non aveva, anzi….Se avesse potuto infilzare i suoi genitori con mille e più coltelli infuocati, non si sarebbe di certo limitata a dare fuoco a tutto…L'idea che il passaggio all'altro mondo avvenisse lentamente... con dolore era una prospettiva interessante da riservare agli scocciatori…

    Come sempre riempì le sue pergamene di appunti…Uscì dall'aula con il desiderio di leggere subito il manuale e con la speranza di poter assistere nei giorni successiva una dimostrazione di quei potentissimi sortilegi. Con questi presupposti...La magia e la conoscenza cominciavano a diventare per lei ragioni di vita .
     
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  5. David Leroy
     
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    < Hey Rig! > Si prese la libertà di abbreviare il nome del giovane Corvonero mentre si avvicinava al suo banco invaso di scartoffie. Lo salutò con un sorriso. Mancava qualche minuto all'inizio della lezione. < Ti spiace se mi metto qui? > Si accomodò dietro alla muraglia di cose di Riggan che sconfinava nel banco accanto al suo, e si sgombrò il poco di superficie necessaria ad appoggiare il suo quaderno. Ecco che cominciava la lezione.
    Per qualche motivo, David si era fatto l'idea che la magia fosse una pratica che soltanto le persone sagge e degne potessero imparare. Invece, recuperando gli appunti delle lezioni di Difesa che si era perso e assistendo a questa lezione, stava scoprendo che non era così. La cosa lo faceva diventare molto serio, quasi cupo in volto, mentre seguendo la spiegazione realizzava che c'erano maghi Oscuri, che la magia poteva essere piegata anche dall'abilità fine a se stessa, senza necessitare di un cuore puro.
     
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  6. Cecilia Nightingale
     
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    Coraggio, Cecilia.
    Non è così difficile.
    Entri, ti siedi nell'ultima fila, cerchi di seguire la lezione meglio che puoi e poi esci appena finisce.
    Toccata e fuga.
    Se sei sopravvissuta a Divinazione, cosa vuoi che sia Difesa contro le Arti Oscure?
    Basta che non resti qui impalata sulla porta.
    Entrò e si avventò sul primo posto libero accanto all'ingresso, da cui era certa di poter essere la prima a lasciare l'aula a lezione finita.
    Stavolta Riggan si era seduto in seconda fila. Poteva chiaramente scorgere la valanga ingestibile delle sue pergamene parecchi banchi davanti a lei.
    Aveva l'impressione che l'argomento del giorno fosse particolarmente importante, come del resto doveva esserlo stato quello della lezione del professor Wilson, ma alla parola "molliccio" si era già persa.
    Avere Riggan davanti in realtà le rendeva ancora più difficile concentrarsi sulla parole del professore. Invece di prendere appunti, guardava lui che prendeva appunti, senza capacitarsi di come poteva restarsene lì tranquillo dopo quello che era successo.
    Quando schizzò fuori non appena il professore ebbe terminato la lezione, Cecilia si accorse di non aver trascritto nemmeno una parola. In effetti si era proprio dimenticata di incantare la piuma.
    Avrebbe dovuto chiedere ad Alice di prestarle i suoi appunti.
     
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  7. Aberforth Dumbledore Jr.
     
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    "Mi scusi per il ritardo...mi sono perso". Come sempre mi scusai per il mio ritardo...mi servirebbe proprio una mappa. Questa era la lezione che da tanto aspettavo...Difesa contro le arti oscure.
    L'argomento di oggi era: Le maledizioni senza perdono. Mia madre me ne parló tempo fa...e mi disse esattamente le stesse cose spiegate dal professor Maghellius. In più mi raccontò che tempo fa esisteva un mago cattivo di cui non si pronunciava il nome e usava sempre queste maledizioni per uccidere la gente. Rimasi colpito da quelle parole.
    Come sempre tirai fuori la mia piuma dalla sua scatoletta e mi misi ad appuntare tutto... Scrissi:
    Avada Kedavra: Uccide
    Imperius: Schiavitú magica
    Cruciatus: Tortura, come se si hanno coltelli infilati nella pelle.

    Nota Bene: Chi usa una di queste maledizioni vince un biglietto di sola andata per Azkaban.
    I miei appunti erano molto ricchi!! Mi misi a seguire tutta la lezione fino alla fine.
     
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