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Cassandra E. Delos.
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I libri che avevo acquistato al Ghirigoro pesavano un sacco.
Stremata, li appoggiai momentaneamente ai miei piedi e mi sistemai i capelli in una coda disprdinata. Mi ritenni soddisfatta e, rimboccandomi le maniche, ripresi il blocco di libri.
Stavo giusto rimettendomi in cammino, quando un verso improvviso mi fece rizzare i capelli sulla nuca. Assomigliava al rumore delle unghie quando passano sulla superficie della lavagna.
Mi girai e rigirai, tentando di capirne la fonte, e lo vidi: in fondo alla strada c'era un vecchio negozio, chiamato "Serraglio Stregat"o, così diceva la scrostata insegna appesa. Oltre ai versi, dal locale proveniva anche un terribile tanfo, quindi ipotizzai che si trattasse di un negozio di animali.
Incuriosita, appoggiai i libri su una panca lì vicino e mi avvicinai al Serraglio Stregato, aprii la porta ed entrai.
L'interno del negozio era angusto e molto, molto puzzolente.
Gli animali erano stipati in decine di gabbie, ce n'erano di tutti i tipi: piccoli insetti in minuscoli barattoli seguiti da grandi uccelli maestosi appollaiati sui loro trespoli mi guardavano con aria di superiorità.
Il negozio era piuttosto buio, forse perché ai numerosi gufi non piaceva la luce solare.
In mezzo a tutti quegli uccellacci che mi fissavano rabbiosi, ce n'era uno in particolare che mi osservava curioso e un pochino diffidente. Non so come feci a capirlo, fatto sta che mi diressi verso quell'uccello, che era un bel barbagianni, e provai ad accarezzargli le piume, molto delicatamente.
Lui parve apprezzare il gesto e cercò la mia mano, come a volermi dire: "Su, continua!"
Lo guardai negli occhi e capii che quel barbagianni doveva essere mio.
Camminai verso il bancone, cercando di evitare qualche bizzarro ostacolo che stava sul pavimento, e mi rivolsi alla signorina dietro il bancone:
- Mi scusi, posso chiedere a lei?
- Mi dica.
- Molto bene. Io sono Cassandra Delos e vorrei acquistare quel bellissimo barbagianni... mi è sembrato di capire che mi costerà 15 galeoni.
- Esatto, signorina Delos. Vuole anche una gabbia?
- Ehm... sì, grazie - risposi, dandomi un pizzicotto per evitare di fare la figura della scema.
La ragazza mi sorrise, prese una gabbia piuttosto spaziosa, ma semplice, si avvicinò al mio barbagianni e lo mise nella gabbia.
Io tirai fuori le monete necessarie e, con il mio nuovo amico pennuto, uscii dal negozio.
Lucas, ecco come si sarebbe chiamato il mio corriere personale.
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Lucas, il mio nuovo corriere personale |
